La regione Basilicata si propone di rafforzare la competitività del sistema produttivo diffuso attraverso il sostegno ad investimenti innovativi in grado di promuoverne lo sviluppo tecnologico, migliorarne i processi ed i prodotti, aumentarne il livello di efficienza e di adattabilità al mercato. Per tale finalità si intende concedere aiuti nella forma di contributo a fondo perduto ai soggetti beneficiari che a far data dal 1° marzo 2020 e fino al 31 luglio 2020 hanno attivato o attiveranno interventi di smart working.
La regione Basilicata si propone di rafforzare la competitività del sistema produttivo diffuso attraverso il sostegno ad investimenti innovativi in grado di promuoverne lo sviluppo tecnologico, migliorarne i processi ed i prodotti, aumentarne il livello di efficienza e di adattabilità al mercato. Per tale finalità si intende concedere aiuti nella forma di contributo a fondo perduto ai soggetti beneficiari che a far data dal 1° marzo 2020 e fino al 31 luglio 2020 hanno attivato o attiveranno interventi di smart working.
Settore: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
Soggetti beneficiari: possono accedere alle agevolazioni le imprese operanti in tutti i settori produttivi (industria, turismo, commercio, artigianato, servizi, socio sanitari-assistenziali, agroindustriali) compreso i lavoratori autonomi e liberi professionisti che intendono favorire il lavoro agile per i propri dipendenti attivando interventi di smart working.
Interventi ammissibili: sono ammissibili ad agevolazioni le spese sostenute anche retroattivamente a far data dal 1° marzo 2020 e fino al 31 luglio 2020 strettamente connesse all’attuazione del piano aziendale di smart working e rientranti nelle seguenti tipologie:
investimenti in beni strumentali materiali: attrezzature, hardware, tecnologie digitali che permettono di scegliere il dove e quando lavorare adottando soluzioni a supporto della sicurezza e dell’accessibilità dei dati da remoto e da diversi dispositivi, seguite dalle iniziative di mobility in grado di assicurare la massima produttività individuale alle persone che lavorano. Rientrano in tale tipologia anche l’acquisto delle SIM per le connessioni dati che l’imprese mette a disposizione dei dipendenti che operano in smart working;
investimenti in beni strumentali immateriali: programmi informatici funzionali all’attuazione del piano aziendale di smart working. Rientrano in tali servizi, a titolo di esempio, le architetture telematiche, di hosting, di gestione data-base, antivirus, attivazione VPN da remoto, router, monitoraggio accessi, e-commerce;
Le risorse complessivamente stanziate sono pari a € 3. 000. 000 e l’intensità massima di aiuto è pari al 70%.
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