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mercoledì 2 Ottobre 2024

Misuratore Fiscale : tax credit fino al 50% della spesa

In data 28 Febbraio 2019  la Direzione dell’Agenzia delle Entrate ha emanato il Provvedimento n. 49842/2019 che disciplina le modalità di fruizione del tax credit relativo all’acquisto o all’adeguamento dei misuratori fiscali (registratori telematici per la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri).

In data 28 Febbraio 2019  la Direzione dell’Agenzia delle Entrate ha emanato il Provvedimento n. 49842/2019 che disciplina le modalità di fruizione del tax credit relativo all’acquisto o all’adeguamento dei misuratori fiscali (registratori telematici per la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri).

Come ottenere ed ammontare del tax credit (o credito d’imposta)

Il  tax credit di  cui  all’articolo  2,  comma  6-quinquies,  del  decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, spettante in relazione alle spese sostenute negli anni 2019 e 2020 per l’acquisto o l’adattamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione   elettronica   e   la   trasmissione   telematica   dei   corrispettivi giornalieri (misuratori o registratori fiscali), è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Il credito d’imposta ammonta al 50 per cento della spesa sostenuta fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento, per ogni strumento, è utilizzato a decorrere dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva al mese in cui è registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento degli strumenti e sia stato pagato, con modalità tracciabile, il relativo corrispettivo.

Esempio:

Caso I Liquidazione periodica Iva Mensile, un panificio in forma di Srl compra (acquisto) misuratore fiscale per euro pari a 1. 000 oltre Iva  il 05. 03. 2019, potrà utilizzare il tax credit di euro 250, nell’F24 della liquidazione Iva in scadenza il 16. 04.

Caso II Liquidazione periodica Iva Trimestrale, un panificio in forma di Srl compra (acquisto) misuratore fiscale per euro pari a 1. 000 oltre Iva  il 05. 03. 2019, potrà utilizzare il tax credit di euro 250, nell’F24 della liquidazione Iva in scadenza il 16. 05.

Adempimenti formali in dichiarazione dei redditi ed uso del modello F24

Il credito è indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Ai sensi dell’articolo 37, comma 49-bis, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248 e successive modificazioni,  ai  fini  dell’utilizzo  in  compensazione del  credito  d’imposta,  i soggetti  titolari  di  partita  IVA  sono  tenuti  a  presentare  il   modello  F24 esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 33/E del 1 Marzo 2019 ha stato istituito il codice tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito di imposta  e denominato “6899” “(Credito d’imposta per l’acquisto o l’adattamento degli strumenti mediante i quali sono effettuate la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri – articolo 2, comma 6-quinquies, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127”. )  In sede di compilazione del modello F24, il suddetto codice tributo è esposto nella  sezione “Erario”, nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno di sostenimento della spesa, nel formato “AAAA”.

Come pagare il fornitore

Il pagamento della fattura di acquisto del misuratore fiscale deve essere effettuato con modalità tracciabile, il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. N. 73203 del 4 aprile 2018 disciplina tali strumenti:  assegni, bancari e postali, circolari e non, vaglia cambiari e postali, nonché, a titolo esemplificativo, addebito diretto, bonifico bancario o postale, bollettino postale, carte di debito, di credito, prepagate, ovvero altri strumenti di pagamento elettronico disponibili, che consentano anche l’addebito in conto corrente.

Comunicazione telematica dei corrispettivi

L’Agenzia delle Entrate riconoscere il tax credit (di modesta entità) per giustificare il cambio dei misuratori vecchi con quelli che consentono l’invio telematico dei dati come da norma, infatti, l’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2020, i soggetti che effettuano le operazioni di cui all’articolo 22 del D. P. R. 26 ottobre 1972, n. 633 (esercenti attività di commercio al minuto e assimilate), debbano memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati dei corrispettivi giornalieri. L’applicazione di tale disposizione è anticipata al 1° luglio 2019 per gli esercenti con un volume d’affari superiore a 400 mila euro.

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