Per “Brand Identity” si intende il complesso degli aspetti e degli elementi grafico/comunicativi che determinano la percezione emotiva ed istintiva dalla quale dipende quasi totalmente l’indice di gradimento del marchio, la sua reputazione da parte del pubblico, quindi in sintesi il suo successo. Presupposto fondamentale per creare e rafforzare la “Brand Identity” è senza dubbio registrare un nome a dominio “Domain Name System” (DNS). Esso è pratica il nome assegnato ad un sito web che coincide con l’“indirizzo” digitato nella barra di navigazione del browser per collegarsi ad un determinato sito Internet: con questa guida pratica vediamo insieme come e perché esso rappresenta per le imprese un prezioso ed imprescindibile strumento per prendere il proprio posto nella rete internet e fare business nel web, migliorando in particolare nel caso di marchi collettivi, la sua visibilità e garantendo cospicui guadagni.
Per “Brand Identity” si intende il complesso degli aspetti e degli elementi grafico/comunicativi che determinano la percezione emotiva ed istintiva dalla quale dipende quasi totalmente l’indice di gradimento del marchio, la sua reputazione da parte del pubblico, quindi in sintesi il suo successo. Presupposto fondamentale per creare e rafforzare la “Brand Identity” è senza dubbio registrare un nome a dominio.
Cos’è un nome a dominio e a cosa serve
Il nome a dominio, “Domain Name System” (DNS), giuridicamente inquadrabile nella disciplina degli articoli 6,7,8,9 codice civile, e nell’ipotesi di uso commerciale del brand dagli articoli 2569 e seguenti del Codice Civile e dal Codice della Proprietà Industriale (D. Lgs 30/2005), è tecnicamente un sistema utilizzato per la risoluzione di nomi dei nodi della rete (host) in indirizzi IP(Internet Protocol address) e viceversa.
In pratica è il nome assegnato ad un sito web che coincide con l’“indirizzo” digitato nella barra di navigazione del browser per collegarsi ad un determinato sito Internet. Serve quindi aprendere il proprio posto nella rete internet e fare business nel web.
I “domain name” nel mercato attuale sono diventati veri e propri identificatori delle imprese e, nel caso di marchi collettivi, identificatori di qualità dei prodotti nel web.
I brand, in particolare, non possono prescindere da una visibilità sulla rete per garantire cospicui guadagni.
Registrare il proprio marchio come nome a dominio consente di utilizzare il brand nel cyberspazio traendone profitti esponenzialmente elevati ed al contempo, tenendo conto della globalità della sfera di influenza di internet, imbattersi in potenziali conflitti con persone o imprese che dispongono legittimamente o abusivamente di marchi identici o simili per diversi o analoghi prodotti in paesi differenti.
Infatti, la titolarità di un marchio collettivo e degli altri tipi di marchi, non conferisce automaticamente la titolarità del corrispondente nome a dominio, motivo per il quale è importante attivarsi per ottenerne tempestivamente l’assegnazione.
L’iter di assegnazione del nome a dominio avviene in base ai principi stabiliti dall’autorità competente (che per esempio per i domini a suffisso “. It” è “Registro. It”). Tale autorità interagisce con i fornitori di servizi (“registrar”) con i quali ha concluso il previo contratto, quindi non registra direttamente domini per conto degli utenti finali. Al momento della richiesta di registrazione, il nome a dominio viene assegnato sulla base di un mero criterio di priorità temporale, seguendo l’ordine cronologico delle richieste di registrazione (regola del “first come, first served”). Pertanto spetterà al soggetto che intenda far valere la titolarità su quel determinato nome a dominio, attivarsi per ottenerne il recupero.
I nomi di dominio, oltre a essere potenti canali di business possono dar luogo, se utilizzati senza le dovute competenze e cautele, al fenomeno illecito del cybersquatting, esponendosi all’ordine di cessione o cancellazione del nome di dominio, o addirittura al pagamento dei danni o di multe molto elevate.
Per saperne di più leggete la guida pratica dedicata alla registrazione dei nomi a dominio e tutela dal cybersquatting!
Perché registrare il nome a dominio corrispondente al proprio marchio collettivo o ad altro brand
Ottenere la registrazione come nome a dominio del proprio brand ha un triplice vantaggio:
1) assicurarsi una visibilità sulla rete creando un business “globale” di successo per la “nicchia” di riferimento, intesa come segmento del mercato non ancora “aggredito” dalla concorrenza;
2) tutelarsi contro il rischio dell’utilizzo abusivo di terzi del proprio brand su internet;
3) monetizzare il marchio registrato come “domain name” attraverso il licensing e la cessione, incrementando così i propri guadagni.
Perché il nome a dominio è una formula di successo per il marchio collettivo
Utilizzare il marchio collettivo in internet registrando il corrispondente “domain main” è un’ottima garanzia di funzionamento e successo dello stesso.
Il motivo è molto semplice: ciò consente di valorizzare “origin” “product process”e “quality” del prodotto nel cyberspazio, in un’ottica di business spinto oltre i confini geografici di registrazione territoriale, moltiplicando in modo esponenziale le quote di mercato già di per sé acquisibili grazie al “collective trademark”.
Di riflesso, il problema del cybersquatting assume qui una valenza notevolmente più estesa, in quanto l’utilizzo di nomi a dominio identici andrebbe a svuotare la tutela potenziata tipica di questi “marchi di categoria”, con un effetto a cascata negativo rispetto all’intera area del mercato, all’interno della quale un determinato marchio collettivo si è affermato.
E’ evidente quindi che la tematica dei nomi a dominio assume una particolare e delicata rilevanza per il marchio collettivo, in relazione al quale non si può prescindere dalla competenza di esperti nello specifico settore.
Per registrare il vostro marchio d’impresa e collettivo e tutelarlo sul web, contattateci subito al NUMERO VERDE 800192752!