Sono 150 mila i liberi professionisti che stanno per ricevere una comunicazione dall’Inps come primo atto di verifica della loro posizione contributiva. Si tratta dell’avvio operativo di una delle attività previste dal progetto “Poseidone 2”, l’operazione che, incrociando i dati presenti negli archivi dell’Inps e le dichiarazioni dei redditi presentate all’Agenzia delle entrate, con gli elenchi di Infocamere, consente la verifica delle posizioni previdenziali dei liberi professionisti e dei soci di società non iscritti ad alcuna gestione previdenziale.
Programma Poseidone 2
Con il programma “Poseidone 2”, come anticipato nella circolare n. 23 del 16 febbraio scorso, l’Inps si propone di verificare nel 2010 le posizioni di almeno 120 mila professionisti e 450 mila soci di società.
“L’attività di contrasto all’evasione contributiva è uno degli impegni che l’Inps si è assunto con maggiore determinazione – commenta il presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua – dopo aver recuperato quasi 5 miliardi di euro lo scorso anno, nel corso del 2010 contiamo di superare i 6 miliardi. Un obiettivo ambizioso ma perseguibile, anche grazie ai nuovi strumenti che ci mette a disposizione il decreto legge 78 del 31 maggio scorso”.
“Poseidone 2” è il proseguimento, per l’anno in corso, di “Poseidone 1”, operazione sperimentale che ha portato nel 2009 oltre 20 mila nuovi iscritti all’Istituto (7 mila nella Gestione commercianti e 13 mila nella Gestione separata).
I 150 mila professionisti – oggetto della prima fase di “Poseidone 2” – sono stati individuati fra coloro che non risultano iscritti alla Gestione separata e che hanno dichiarato un reddito compreso fra i 5 mila e i 20 mila euro nel 2006, coloro che hanno avuto un reddito superiore ai 5 mila euro nel 2004 e quelli che nel 2005 hanno dichiarato più di 5 mila euro. Istituto Nazionale Previdenza Sociale
Ha avuto inizio anche l’attività di verifica che si rivolge ai soci di società, per i quali viene vagliata attentamente l’attività svolta, con l’accertamento del lavoro abitualmente compiuto e della prevalenza nello svolgimento dell’attività commerciale.
Dei circa 40 mila fino ad oggi controllati, oltre 28 mila soci di società semplici, che hanno affermato nella dichiarazione dei redditi di svolgere attività prevalentemente commerciale, hanno ricevuto una lettera che annuncia loro l’iscrizione all’Inps, operazione da cui si attende un recupero di circa 100 milioni di euro.